Borgo di Assiano: la storia

DENOMINAZIONE:  CASCINA ASSIANO    TOPONIMI PRECEDENTIAXILIANUM

In complesso il terreno di pertinenza di questa cascina era di circa 3000 pertiche (200 ettari) e si estendeva sia a sud che a nord dell’antica via Ducale, lungo l’attuale via Cusago.

FONTANILE TESTA QUADRA

Vastissimo borgo cascinale caratterizzato da un fronte molto esteso di case rustiche piene di finestrelle e organizzato ; negli anni ’70 venne demolita la parte centrale lungo la Via Cusago che ha lasciato un ampio piazzale su cui si affacciava un’osteria e diverse botteghe artigiane a servizio delle attività agricole e degli abitanti del borgo.

Il complesso ha probabili origini nell’epoca della dominazione romana, l’appellativo noto era di Axilianum e nel museo archeologico del Castello Sforzesco c’è una lapide romana con scolpito AXILIANUM rinvenuta proprio nel territorio di Baggio.

In una sentenza giudiziale del novembre 1045 ed in un’altra successiva dell’ottobre 1046, Azzano, marchese e conte di Milano riconosce alla Basilica del Capitolo di Sant’Ambrogio di Milano il possesso di alcuni beni in Axiliano (toponimo precedente), già appartenenti ad un certo Arderico de Muzano (Muggiano).

Nel 1154 il Papa Eugenio III confermava questa proprietà con diritto a metà della decima, mentre Aicardo, prevosto di Cesano Boscone cedeva in enfiteusi alcune sue proprietà in Assiano ad Alberto, prevosto di S. Ambrogio, col consenso di Arnaldo de Badaglio avvocato della medesima chiesa plebana di Cesano Boscone e appartenente all’illustre famiglia da Baggio, investita dal Capitanato della Pieve.

Nell’ambito della suddivisione del territorio milanese in pievi, apparteneva alla Pieve di Cesano Boscone; dal punto di vista amministrativo era comune autonomo con proprio Municipio, un console ne curava la gestione.

Con la legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento d’Olona (legge 6 germinale anno VI a) il comune di Assiano, con le frazioni di Mojrano e Malandra, venne inserito nel distretto di Baggio.
Anche in seguito alla successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Assiano rimase nel dipartimento d’Olona, compreso nel distretto di Sedriano.
Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto I del dipartimento d’Olona, con capoluogo Milano.
Con l’attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a) Assiano continuò a far parte del distretto I di Milano, inserito nel cantone V di Milano: comune di III classe, contava 205 abitanti.
In seguito al decreto di aggregazione e unione dei comuni del dipartimento d’Olona (decreto 4 novembre 1809 a) il comune di Assiano venne soppresso e aggregato al comune di Cusago, compreso nel distretto I di Milano, prima nel cantone IV di Milano e, in seguito, nel cantone I (decreto 8 novembre 1811).

Nel 1841 il comune di Assiano fu aggregato a quello di Muggiano, a sua volta annesso a Baggio nel 1869. Alla fine, nel 1923 anche il comune di Baggio fu soppresso e annesso alla città di Milano.

Gli abitanti di Assiano frequentavano la scuola elementare a Muggiano ed appartenevano alla parrocchia di Cusago per tutte le pratiche religiose: messe, battesimi, cresime, matrimoni.

Nel secolo scorso l’azienda più grande era di proprietà della famiglia Agnelli, con 1800 pertiche di terreno (120 ettari), poi nel 1946 questi l’hanno venduta alla famiglia di industriali Feltrinelli, ora la cascina è di proprietà dell’Aler.

Il Fontanile Gandola lambisce tutto il lato est della cascina, mentre ad ovest, nel giardinone, scorre il Fontanile S. Martino.

Gli Agnelli costruirono nel primo ‘900 la casa padronale, e progettarono la cantina in modo che fosse possibile sfruttare l’omeotermia dell’acqua di risorgiva del fontanile San Martino per la conservazione e stagionatura delle derrate alimentari (formaggi freschi, del burro); infatti l’acqua sorge nel locale più basso, vicino ai muri, scorre sul pavimento e fuoriesce nel lato opposto da alcune feritoie.

Ad Assiano la cantina con l’acqua sorgiva svolgeva le stesse funzioni delle ghiacciaie costruite in molte altre cascine.

Sul pavimento della cantina si possono ancora adesso osservare i lastroni di granito levigato su cui venivano messe le derrate alimentari.

Accanto alla casa padronale c’è l’oratorio dedicato a San Martino dove una lapide indica nel 1745 la data di consacrazione; qui sul lato di entrata si trova una lapide murata che ricorda un fatto di sangue avvenuto in questo posto: “Il 10 Ottobre 1881 (fu) ucciso per mano di ladro Giuseppe Colombo fittabile di questi poderi…”.

Ad Assiano, fino agli anni ’50 era funzionante un caseificio, una “casera”, per la trasformazione del latte prodotto in cascina, la struttura con i fornelli è ancora visibile e si trov anella corte di proprietà di ALER.

La memoria storica del Borgo di Assiano è affidata alla famiglia Gambini che è stata affittuaria di una parte di Assiano per ben trecento anni; la terra di loro pertinenza è quella ubicata a nord della via Cusago irrigata dal “Curora” o Fontanile di Monzoro, questo fontanile ha tre sorgenti che poi si uniscono in un solo alveo e sono ubicate a nord della cascina Molinetto di Monzoro, nell’ex comprensorio Italtel di Castelletto di Settimo Milanese.

I fontanili che irrigano le altre terre di Assiano situate a sud della cascina sono l’Orenella ed il Branzino, ambedue con la testa di fonte nel territorio di Monzoro.

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